“Chiunque ad un certo punto della vita mette su casa. La parte difficile è costruire una casa del cuore.
Un posto non soltanto per dormire, ma anche per sognare.
Un posto dove crescere una famiglia con amore,
un posto non per trovare riparo dal freddo ma un angolino tutto nostro da cui ammirare il cambiamento delle stagioni;
un posto non semplicemente dove far passare il tempo, ma dove provare gioia per il resto della vita.”
Ho deciso di usare come incipit questa citazione di uno scrittore peruviano, Sergio Bambarén, perché mi ha colpito come con estrema sintesi sia riuscito a descrivere minuziosamente quello che rappresenta la casa.
Con la difficoltà sempre più crescente di trovare un lavoro stabile, ovvero con contratto a tempo indeterminato, il sogno di comprare casa per single o giovani coppie è rimasto immutato ed è compito del Welfare fare in modo che questo possa avvenire in maniera più semplice.
Al fine di agevolare, quindi, i nuclei familiari all’acquisto della prima casa le politiche europee e degli Stati sovrani hanno emanato una serie di agevolazioni che andiamo a snocciolare nelle prossime righe.
Requisiti e agevolazioni per contrarre un mutuo sulla prima casa
È bene informare le giovani coppie che stanno considerando l’ipotesi di contrarre un mutuo per la prima casa che esistono una serie di agevolazioni promosse dai Governi centrali al fine di rendere la vita più facile. Per ottenere tali agevolazioni, è però necessario soddisfare una serie di requisiti:
- Reddito ISEE non superiore ai 35.000 euro
- Età non superiore ai 35 anni
- Almeno metà dell’imponibile utile al fine dal calcolo dell’IRPEF dovrà essere prodotto da redditi derivanti da contratti a tempo indeterminato
- Nessuno dei due coniugi o conviventi deve vantare diritti di proprietà su altri immobili
Se vi è il verificarsi di tutte queste condizioni congiuntamente, la coppia potrà avere accesso al mutuo, che dovrà essere di un importo pari all’80% del valore dell’immobile se si vogliono possibilità maggiori di ottenerlo.
Vediamo quali sono quindi le agevolazioni fiscali più interessanti che si ottengono in materia di acquisto prima casa:
- Imposta di registro pari al 2%
- Imposta ipotecaria al prezzo fisso di 50 euro
- Imposta catastale al prezzo fisso di 50 euro
Inoltre, si potrà beneficiare di una detrazione ai fini del calcolo IRPEF pari al 19% degli interessi passivi e fino ad un massimo di 4000 euro.
In caso di acquisto di immobile non da privato, ma dalla casa costruttrice si distinguono due casi:
- Immobile costruito da meno di 5 anni
- Immobile costruito da più di 5 anni
L’acquirente di un immobile costruito da meno di 5 anni può beneficiare dell’IVA al 4% (anziché al 10%), delle imposte di registro e catastale a 200 euro ognuna, dell’imposta di bollo a 230 euro e della tassa catastale a 90 euro.
Invece, se un immobile è stato costruito da più di cinque anni, sarà completamente esentato dal pagamento dell’IVA; l’imposta di registro sarà del 2% del valore catastale e non ci saranno oneri di bollo o tasse catastali.
Mutui a tasso fisso o variabile: cosa scegliere?
Diciamoci la verità: dal punto di vista delle politiche economiche, questo è il momento migliore per contrarre mutuo. I tassi sono praticamente fermi da anni, anche grazie al lavoro di Mario Draghi come Presidente della BCE. La differenza tra i mutui a tasso fisso o a tasso variabile vede leggermente preferire questi ultimi, anche se sappiamo come le cose possono cambiare in fretta e non tutti hanno gli strumenti per comprendere quello che può accadere da qui ai prossimi anni.
Diciamo che, in caso di mutui di durata breve, sino a 10 anni si può ancora preferire il mutuo a tasso variabile; mentre, per chi opta per mutui di durata superiore e fino a 30 anni, penso che sia preferibile consigliare un mutuo a tasso fisso, che non varia mai e dunque consente di essere calcolato e risparmiato mese per mese senza angosce.
Attenzione a non perdere i bonus fiscali
Chi acquista una prima casa si impegna a non venderla nei 5 anni successivi all’acquisto, altrimenti si verrà costretto a rimborsare lo Stato di quelli che sono stati i benefici di cui ha goduto al momento dell’acquisto.
Dal 2012, le sanzioni sono state leggermente ammorbidite in presenza di casi particolari, tuttavia il vincolo resta in piedi ed è bene che lo teniate presente.