Che Cos’è un Prestito Personale e Come Ottenerlo

Con prestito si intende la cessione temporanea di una somma di denaro con l’obbligo di rimborsare l’intero capitale ottenuto, con una maggiorazione detta interesse, che rappresenta il guadagno dell’Istituto di finanziamento che eroga il prestito.

Chiedere un prestito è un’attività che è presente nella storia dell’uomo sin dai tempi dei Babilonesi e dei Greci. Le prime banche, del resto, sono nate in età medievale proprio come banco dei pegni: i cittadini che intendevano avere accesso al credito si recavano presso i Monti di Pietà e depositavano lì il proprio oro a garanzia del prestito.

Queste istituzioni sorsero per proteggere la popolazione da usurai senza scrupoli che sfruttavano le persone in difficoltà. Oggi, alcuni di quei Monti di Pietà si sono trasformati nelle banche che ricoprono il nostro territorio.

Il Monte dei Paschi di Siena ha la sua origine come Monte dei Pegni nel XV secolo

Il prestito personale: perché conviene

Il prestito personale è un tipo di credito al consumo utile per le persone o, più in generale, per le famiglie che hanno bisogno di assistenza per pagare diversi pagamenti e ottenere rateizzazioni più convenienti.

Per ottenere un prestito personale, è necessario recarsi solo ed esclusivamente presso gli sportelli bancari o gli intermediari finanziari che sono iscritti nei registri di competenza. Possono accedere al prestito personale i cittadini che abbiano dai 18 ai 70 anni di età e che rispettino i requisiti di sufficiente solidità economica e che non risultino cattivi pagatori a causa di debiti non estinti contratti in passato.

Il prestito personale consiste nell’ottenimento della cifra pattuita con il mediatore creditizio in un’unica soluzione: questa cifra verrà poi restituita in rate mensili fino all’estinzione del debito.

Quando si chiede un prestito personale bisogna fare attenzione a tutti gli elementi che contraddistinguono un prestito, in particolare il TAN e il TAEG.

TAN e TAEG: cosa sono e perché bisogna prestare la massima attenzione

Il TAN è l’acronimo di Tasso Annuo Nominale e rappresenta la percentuale di interesse che il contraente del prestito dovrà corrispondere annualmente come risarcimento del prestito ottenuto.

Il TAEG, invece, è più complesso perché è di fatto la somma del TAN più tutte le altre spese accessorie (spese di istruttoria, bolli, eventuale assicurazione). Il TAEG è dunque l’acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale e dovrà essere utilizzato per confrontare qual è il prestito più conveniente per il cliente.

Dal momento che questi valori vengono sempre presentati insieme al momento della sottoscrizione del credito, il proponente del prestito potrebbe porre l’accento sul basso TAN mascherando invece che il TAEG è ben più alto, per cui occhio a non pagare più del dovuto!

Per districarsi nel complesso mondo dei prestiti e fare la migliore scelta possibile, consulta questa semplice guida e procedi al calcolo della rata del prestito, scegliendola in proporzione a quelle che sono le tue possibilità di rimborso.

Attenzione a valutare bene gli oneri commissionali presenti nel TAEG

Un caso particolare di prestito personale: la cessione del quinto

La cessione del quinto dello stipendio è un tipo di prestito personale in cui il rimborso viene automaticamente scalato dalla busta paga del richiedente.

Si chiama così perché, banalmente, l’importo massimo della rata non può eccedere il 20% dello stipendio mensile netto di chi chiede il prestito. Una mossa saggia che serve a garantire che il richiedente del prestito possa far fronte a tutte le spese che ha in programma di sostenere, senza doversi indebitare ulteriormente.

Tutti i dipendenti pubblici o parastatali hanno accesso alla cessione del quinto. Per i dipendenti privati, invece, la questione è un po’ più complessa, dal momento che la banca prestatrice del denaro dovrà prima verificare che l’azienda per cui lavora il contraente fornisca le garanzie del caso, che sono la solidità e il numero delle cessioni del quinto già autorizzate negli anni precedenti, più naturalmente se è puntuale nei pagamenti.

La cessione del quinto ha una durata minima di 24 mesi e una durata massima di 120 mesi o comunque non può superare la fine del contratto di lavoro perché cesserebbe automaticamente.

Da poco, è stata introdotta la possibilità di accesso alla cessione del quinto anche da parte dei pensionati, che possono richiederlo purché il richiedente non abbia superato gli 85 anni.