Sono momenti di profonda tristezza e malessere. E’ chiaro che ci sono priorità più importanti del viaggiare, ma è inevitabile che i pensieri, in un momento di quarantena forzata, si concentrino in quelle cose che ci fanno stare bene.
Viaggiare fa bene al fisico e alla mente, aiuta ad allargare gli orizzonti, scoprire posti sconosciuti e staccare la spina con la routine.
Siccome sono abituato a ragionare e a pensare positivo, ho deciso di scrivere quest’articolo guardando al futuro. Quando questa maledetta pandemia del coronavirus, altrimenti conosciuto come Covid-19, sarà finita, chi avrà l’opportunità dovrà tornare a viaggiare perché è troppo importante.
L’Italia è il paese più bello del mondo
Chi mi conosce sa che sono un expat e che quindi vivo lontano dall’Italia per oltre 11 mesi all’anno. Proprio per questo, mi rattrista sapere che l’Italia sia uno dei paesi più colpiti da quest’emergenza e che stia subendo danni irreparabili a causa della cancellazione dei viaggi. In Italia, il turismo incide per circa il 13% del PIL e coinvolge più di 4 milioni di lavoratori.
Il mio appello è dunque questo, cari lettori: quando ci saremo lasciati tutto alle spalle, l’Italia avrà bisogno di ripartire e, per farlo, supportare il turismo locale sarebbe un gesto di solidarietà più apprezzato della beneficenza. Siamo in un paese ospitale che è nato per fare questo lavoro e che, modestia a parte, ha tantissimo da offrire sotto tutti i punti di vista.
Probabilmente, tra quelli che mi stanno leggendo, sono andati a fare un viaggio nelle Filippine, ma ignorano la bellezza del Lago di Garda, delle montagne del Trentino o del mare della Sardegna. E cosa dire delle città d’arte, la grande bellezza di Roma, Firenze e la Toscana intera, Venezia, Napoli e la costiera amalfitana, le Cinque Terre? E ancora, l’influenza delle invasioni nell’architettura pugliese o siciliana e tutto il fascino dei borghi antichi anche quelli più sconosciuti.
Sfruttare il cambio favorevole e viaggiare in destinazioni esotiche
L’altra faccia della medaglia, invece, prevede di sfruttare, a nostro vantaggio, quanto sta accadendo sul piano macroeconomico. I mercati finanziari stanno letteralmente crollando e, uno degli effetti collaterali, è che l’euro si sta rinforzando contro tutte le principali valute esotiche. Questo accade spesso durante le grandi crisi ed è un fattore decisivo per un certo tipo di viaggi.
Solo nell’ultimo mese, infatti, l’euro si è apprezzato di oltre il 10% sulla lira turca e sulla rupia indiana; di oltre il 20% sulla rupia indonesiana (molto vicino ai massimi storici di 22 anni fa) e il real brasiliano (siamo sui massimi assoluti) e di quasi il 35% sul peso messicano. Persino altri cambi più importanti, per esempio l’euro contro il dollaro australiano, sta registrando i valori più alti da 10 anni a questa parte.
L’effetto favorevole del cambio quindi può essere applicato su una delle vostre destinazioni preferite, così che possa essere il vostro prossimo viaggio a sconto. Magari anche approfittando di offerte speciali che le compagnie aeree e le catene di hotel più grandi applicheranno per spingere i consumatori a vincere la paura e a tornare a viaggiare.
Se dovessimo guardare solo ai tassi di cambio, il Messico sarebbe una delle destinazioni più competitive. Per esempio, potreste organizzare un viaggio a Bacalar, considerata la nuova Tulum, meno conosciuta (e quindi meno affollata) ma ugualmente incantevole. Anche l’America latina intera offre enormi opportunità dal punto di vista dei tassi di cambio e delle attrazioni turistiche.
Altrettanto conveniente sarà dunque viaggiare in Indonesia, alla scoperta di Bali o di una delle oltre 10.000 isole che compongono l’arcipelago più grande del continente asiatico.
Se non volete allontanarvi più di tanto, allora la Turchia potrebbe essere la vostra destinazione ideale: Istanbul, l’antica Costantinopoli o Bisanzio, è una delle capitali mondiali più belle al mondo. La Turchia, inoltre, ha località balneari sicuramente interessanti, tra cui mi limito a citare Izmir.